Legni e nervi tradiscono i biancoazzurri, Mistral Palermo espugna il PalaViagrande
di Giovanni D’Antoni
Viagrande C5 – Mistral Palermo 3-6
6^ giornata campionato di Serie B Girone H
La classifica, l’astinenza dalla vittoria, il terzo impegno contro una palermitana in sei giornate. Di stimoli e spunti la sfida fra Viagrande e Mistral ne regalava moltissimi e la gara valevole per la sesta giornata del campionato non ha risparmiato le classiche emozioni da gara con punti pesanti in palio.
A spuntarla sono gli ospiti, guidati da una maggiore padronanza e aiutati, con qualche rammarico, da un’ambigua gestione di gara arbitrale.
La partita.
Si parte all’insegna del poco tatticismo al PalaViagrande e le emozioni si rincorrono un’azione dopo l’altra. L’occasione d’apertura ce l’ha il palermitano Mendola dopo 3 minuti, neutralizzata da un attento Raciti. La prima chance biancazzurra porta invece la firma di Polcan dopo 3 minuti e mezzo, ma a tu per tu con l’estremo difensore spara alto.
Non si fa pregare neppure Di Mauro, con un potente tiro al 5’, ma trovando nuovamente l’opposizione del portiere palermitano. Al sesto, Murò anticipa Raciti e si lascia cadere, stimolando il direttore di gara a fischiare un rigore che probabilmente, ha lasciato tutti perplessi. Il tiro del #8 viene comunque egregiamente parato da Raciti, che di pieno petto neutralizza. Per l’emozione successiva bastano trenta secondi, con Polcan che divincolandosi con la sua furbizia, scarica in porta con il suo mancino per l’1-0 che libera la gioia del palazzetto.
Credits: Santina Sorbello
Per l’italo-argentino la terza gioia in questo campionato ha breve durata, infatti due giri di lancetta più tardi, su azione di contropiede, Sparacino innesca La Torre che sigla il pari al minuto 8.
Al nono, nuovo strepitoso intervento sempre su un ispirato La Torre del portiere viagrandese, che evita l’uno-due palermitano. Questione di poco, prima dell’invenzione, stavolta di tacco, nuovamente ad opera di Mendola, che sfrutta l’azione personale di Murò per metterla dentro per il gol del sorpasso (1-2). Viagrande risponde con Colotti, ma il suo destro pur potente è centrale.
Ancora tra i piedi dell’estroso Polcan l’occasione al 15’, con una staffilata precisa all’angolino basso che trova la super risposta di un sempre pronto Di Liberto, autore di interventi provvidenziali. A due lancette d’orologio dalla pausa, la sensazionale giocata è di Argibay che calcia forte ma vede Raciti all’altezza.
Il finale di tempo è esplosivo: su un innocuo lancio dalle retrovie, Dell’Aria non comunica con Di Liberto e di testa, la mette nella sua stessa porta per il più carambolesco degli autogol. Non è l’emozione finale del primo tempo, infatti a due secondi dalla sirena, su rimessa lunga di Raciti, Colotti spizza e la sfera prende il palo a portiere battuto. All’intervallo si va comunque sul 2 a 2.
Credits: Santina Sorbello
Il secondo tempo
Emotivamente su binari intensi anche la ripresa: un minuto e quaranta secondi ed è già brivido. Mendola supera Raciti ma a salvare tutto prima che la palla varchi la linea di porta ci pensa Brancato, immolandosi.
Spinge la Mistral, coglie un altro palo, stavolta con La Torre, ma pecca anche di presunzione, subendo la reazione viagrandese, che arriva allo scoccare del quinto con un tiro di Carmeci, encomiabile anche quest’oggi, fuori dallo specchio di pochi centimetri. Il match vive di picchi intensi nel cuore del secondo tempo: La Torre grazia i biancazzurri da solo davanti a Raciti, sprecando un rigore in movimento, ma La Barbera si fa trovare pronto due minuti più tardi, per siglare il nuovo vantaggio ospite.
I ragazzi di Annino e Di Mauro sono vivi e con Brancato aumentano i giri del motore, ma i palermitani allungano al 12’. Il tentativo di La Barbera viene parato da Raciti e stoppato da Carmeci, su di lui l’intervento non viene sanzionato e lo scambio corto lo mette in posizione di battere a rete: 4 a 2 e polemiche a non finire sul mancato fischio, distruggendo l’abbrivio viagrandese e lasciando definitivamente esplodere i nervi.
La partita sfugge infatti di mano ai direttori di gara, che si ergono a protagonisti qualche istante più tardi, quando a farne le spese sono sia La Barbera sia un incolpevole Colotti, entrambi espulsi. Con 4 effettivi in campo da ambo le parti durante i due minuti di infrazione, si susseguono comunque le azioni. Viagrande coglie un palo con Foti a 6’ dal termine e subisce un triplo miracolo di Di Liberto su Carmeci, a salvare il risultato.
Mistral è chiamata comunque ad amministrare e quando può, offendere. Lo fa a 3’ dallo scadere, con uno schema da piazzato che vede Murò andare indisturbato al tiro: è la marcatura del 5-2 che allarga la forbice del risultato.
La rete di Brancato su calcio di punizione corto serve a statistiche e addolcire il passivo, che torna ad aumentare a pochi secondi dalla sirena con la sesta rete firmata da Dell’Aria, su dubbio tiro libero concesso.
Finisce 6 a 3 per gli ospiti, KO duro da digerire ma anche opportunità per il Viagrande di metabolizzare e ricaricare le batterie, in ottica dei prossimi impegni di campionato.
TABELLINO
Viagrande C5 – Mistral Palermo C5 3-6
Viagrande C5: Raciti, Costanzo, Prestianni, Colotti (K), Brancato, Sciacca, Di Mauro, Polcan, Foti, Romeo, Di Blasi, Carmeci. All. P. Annino/ S. Di Mauro
Mistral Palermo: Pennino, Murò, Argibay, La Torre, Di Maria, Randazzo, Dell’Aria, La Barbera, Di Liberto, Mendola, Sparacino. All. M. Cappello
Reti: 6’ 1T Polcan; 8’ 1T La Torre; 12’ 1T Mendola, 18’ 1T Aut. Dell’Aria;
9’ 2T La Barbera, 12’ 2T La Barbera, 16’ 2T Murò, 17’ 2T Brancato; 20’ Dell’Aria.
Pubblico: 200 spettatori